L’adozione del refrigerante HC nei condizionatori europei è “irrealistica”

BELGIO: Il gruppo di produttori europei Eurovent ha respinto come “del tutto irrealistiche” le affermazioni della Commissione Europea secondo cui i refrigeranti a base di idrocarburi potrebbero sostituire gli HFC nei sistemi di condizionamento dell'aria entro il 2030.

Le affermazioni sono suggerite nel documento informativo presentato all’inizio di questo mese dalla Commissione Europea alle parti interessate del settore, delineando i risultati preliminari della revisione dei gas fluorurati.

Come riportato in precedenza dal Cooling Post, il documento informativo presenta una proposta per vietare gli HFC con un GWP pari o superiore a 750 nelle nuove apparecchiature fisse di condizionamento dell'aria e pompe di calore con una capacità superiore a 12 kW. Ciò vieterebbe di fatto l’R410A.

Eurovent contesta uno scenario contenuto nello studio che suggerisce che i refrigeranti a base di idrocarburi potrebbero essere utilizzati fino al 90% delle piccole pompe di calore a partire dal 2025 e in tutti i grandi condizionatori split e VRF entro il 2030.

In una dichiarazione, Eurovent afferma di considerare gli scenari di sostituzione irrealistici e ha espresso scetticismo riguardo alle ipotesi di modellazione utilizzate.

“I dati Eurovent sull’attuale penetrazione nel mercato dei refrigeranti non fluorurati mostrano che questo modello è del tutto irrealistico, sollevando interrogativi sui presupposti che lo sostengono”, afferma la dichiarazione.

“Inoltre, il consulente dello studio sembra non aver considerato le barriere normative e di standardizzazione che impediscono ancora in modo significativo l’utilizzo di refrigeranti infiammabili nelle apparecchiature di riscaldamento e condizionamento dell’aria in molti paesi dell’UE, a differenza del settore della refrigerazione commerciale dove queste restrizioni sono già state allentate. "

Il vice segretario generale di Eurovent Francesco Scuderi ha sottolineato che Eurovent è sempre stata grande sostenitrice della regolamentazione sui gas fluorurati e della transizione verso refrigeranti a basso GWP, ma ha ammesso di essere perplesso dai risultati preliminari dello studio di revisione.

“Ad eccezione del settore della refrigerazione commerciale, dove i refrigeranti non fluorurati rappresentano già una preponderanza di nuovi prodotti immessi sul mercato, non vediamo alcun percorso realistico dalla situazione attuale alle tappe fondamentali della sostituzione evocate dai modelli. Lo studio pone la competitività globale del nostro settore su basi instabili, il che sarebbe una grande vittoria per i combustibili fossili”, ha affermato.

Eurovent rappresenta più di 1.000 aziende europee, la maggior parte dei quali sono produttori di piccole e medie dimensioni.

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